Té letterario del 10 giugno 2022: scelta dei libri e bibliodiversità

Oggi abbiamo parlato di come scegliamo i nostri libri, e di come questa scelta influisce sulla bibliodiversità dei nostri scaffali e delle nostre vite.

Oggi le metafore si sono sprecate. Sì, perchè descrivere il nostro rapporto con la scelta delle letture e come questa influisca sulla nostra bibliodiversità non è sempre facile.

Una di noi ha cominciato con il descriversi come un fiume che via via s’ingrossa e che si nutre dei contatti con corsi d’acqua minori e secondari. Tante sono le persone che nominano letture, nelle situazioni più svariate, che la ispirano e fecondano.

Un’altra, pensando alla scelta delle letture, si sente come in una splendente pasticceria, dove di fronte alla varietà della scelta tentenna sbalordita. Le sue scelte sono, naturalmente, dettate dai suoi gusti, e si orientano perlopiù verso biografie o libri ambientati in luoghi che conosce. Tra i favoriti, le storie di donne importanti, o che hanno in qualche modo e per qualche motivo lasciato il segno.

Un’altra ancora si sente una farfallina che va di fiore in fiore senza una logica precisa, anche se i suoi gusti si dirigono sicuramente verso la narrativa, e non prediligono la saggistica.

C’è stato chi ha paragonato la scelta dei libri al souq di Gerusalemme, dove la relazione con le persone è basilare. Lei, infatti, parla tantissimo con i librai, e sono spesso loro che con suggerimenti appassionati e segnalazioni inedite la spingono a influire sulla grande bibliodiversità che abita i suoi scaffali (e lei i libri li profuma anche, piccolo segreto, ma tanto non vi diciamo chi è 😊).

Dovendo cercare una metafora, una di noi si è definita una mappa del mondo, nel senso che le sue scelte di lettura sono sempre state legate ai vari luoghi nei quali ha vissuto.

In generale, e staccandoci un attimo da tutte queste belle immagini che le nostre accanite hanno evocato, a molte di loro piace alternare le lingue di lettura, alcune lo fanno proprio in maniera strutturata. Questa è garanzia sicura per creare bibliodiversità.

Importante il fatto di leggere per capire il mondo che ci circonda, e anche non dimenticare che i cambiamenti di orientamento nelle scelte riflettono l’andamento della vita.

Per una di noi – ammirevolissima – la scelta è dettata dal desiderio di scardinare alcuni preconcetti, citiamo ad esempio quello sulla fantascienza, ma anche dalla spinta a conoscere letterature più lontane, come quella africana o quella dei paesi dell’est europa.

Durante la discussione sono stati citati alcuni libri a testimonianza della bibliodiversità delle nostre accanite:

  • Appunti di un venditore di donne, Giorgio Faletti
  • Le opere di M.C. Beaton
  • I libri di Federico Maria Rivalta
  • Il conte di Montecristo, Alexandre Dumas
  • Il sale della terra, Jeanine Cummins
  • La metà scomparsa, Brit Bennett
  • Le biografie di Edgardo Franzosini
  • La biografia di Charlotte Bronte
  • L’analfabeta, Agota Kristof
  • Le biografie di Elisabetta Rasy

Cosa stanno leggendo le donne di Expatclic

In un mondo senza cielo, Antologia della poesia palestinese
Storia aperta, Davide Orecchio
Roma sentimentale, Diego Angeli
I chironi, Marcello Fois
Un indovino mi disse, Tiziano Terzani
L’evento, Annie Ernaux
Il lago, Bianca Bellova

Prossimo incontro: venerdì 24 giugno alle 15:00 CET, parleremo di Lettori e lettrici che hanno contato per noi. Scrivete a claudiaexpat@expatclic.com per partecipare.

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