Té letterario del 29 luglio 2022: La poesia, con Rossella Ferrari

Oggi abbiamo parlato di poesia, con la poetessa Rossella Ferrari, autrice di BuioPesto

Oggi abbiamo parlato di poesia, tema che intimorisce praticamente tutte noi, anche le più appassionate.

L’occasione è stata la discussione attorno a “Buiopesto”, il primo libro di Cave Rossi, Expatclicchina, membra fissa del té nonchè fine poetessa e appassionata intenditrice di poesia.

Rossella ha fatto una breve introduzione al suo libro, che raccoglie racconti brevi e brevissimi e poesie.

Un libro che viene da lontano, raccoglie scritti dal 2000 ad oggi che Rossella si è portata appresso nelle sue esperienze d’espatrio e di questo si sono arricchiti, senza però mai trovare l’occasione per pubblicarlo. Nel 2021, rimpatriata in Italia, è stato il lutto per la morte della mamma che le ha dato l’energia giusta per darlo alle stampe. 

La discussione sul libro di Rossella, che ha ricevuto commenti molto positivi soprattutto sulla profondità e la potenza delle sue poesie, che molte di noi hanno letto e concordi abbiamo definito “potenti squarci di luce ed emozione”, ha aperto il campo ad una riflessione sul nostro rapporto con la poesia.

Abbiamo convenuto che è il primo approccio con la poesia, nel contesto scolastico italiano, a farcela sembrare uno strumento troppo aulico e complicato invece che un canale per l’espressione delle nostre emozioni. Diversamente per esempio dal sistema inglese dove a partire dalle elementari si fa giocare i bambini con la poesia, facendoli scrivere e recitare i propri componimenti senza regole e soggezione alcuna.

E se la poesia, qualcuna ha detto, è un genere che sembra sentire molto il tempo, più dei romanzi e della narrativa in generale, forse la ragione sta proprio nei ricordi scolastici che tutte noi abbiamo della macchinosità con cui ci facevano studiare rime baciate e alternate, la composizione del verso, le figure retoriche, ecc.

Superando questi ricordi e pregiudizi, ci si può imbattere in veri tesori che spalancano le porte delle emozioni. 

È stata citata per esempio Antonia Pozzi, poetessa di origini milanesi tragicamente scomparsa all’età di 26 anni, che ha lasciato intense poesie.

Anche gli haiku, forma poetica di origine giapponese, sono una porta di avvicinamento alla poesia, apparentemente semplice, perché composti generalmente di solo tre versi, nei quali si può trovare niente o tutto, se ci si lascia guidare dal cuore.

Cosa stanno leggendo le donne di Expatclic

Le paure segrete dei bambini, Lawrence J. Cohen
Dei bambini non si sa niente, Simona Vinci
La carrozza della santa, Cristina Cassar Scalia
Padri e Blu, Giorgia Tribuiani
Nostalgie della terra, Mauro Tetti
Gli anni, Annie Ernaux
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Esperimenti di felicità provvisoria, Matteo B. Bianchi
Le coordinate della felicità, Gianluca Giotto
La grande traversata, Miura Shion
American pastoral, Philip Roth
The round house, Louise Erdrich
Conversations with friends, Sally Rooney
Ci sono cose più importanti, Kathy La Torre
Storia imprevedibile del mondo, Sam Willis
La battaglia navale, Marco Malvaldi
Un indovino mi disse, Tiziano Terzani
Wabi sabi, la via giapponese a una vita perfettamente imperfetta, Beth Kempton

Le accanite lettrici si fermano (negli incontri del té, non certo nelle letture!) per il mese di agosto. Prossimo incontro: venerdì 2 settembre per raccontarci le nostre letture estive. Scrivete a claudiaexpat@expatclic.com per partecipare.

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