Té letterario del 14 ottobre 2022: Libri di autori dell’Europa dell’Est

Oggi abbiamo condiviso la nostra esperienza di lettura con autori e autrici dell’Europa dell’Est

Come spesso capita, le nostre accanite hanno esordito dicendo che si sentono molto carenti nella lettura di autori dell’Europa dell’Est. Molte hanno nominato i classici russi, ma con un po’ d’incertezza perchè la letteratura russa potrebbe in effetti costituire un corpo a sè, denso e presente negli studi di molte di noi.

Ci sono così tanti autori, provenienti da quella zona, così poco conosciuti o erroneamente considerati di altre appartenenze. La loro storia travagliata, le numerose migrazioni e la geografia dei confini in continuo cambiamento non hanno contribuito a renderceli famigliari. Con le dovute eccezioni, però.

Milan Kundera, francese di origine cecoslovacca, è noto a tutte noi per il suo L’insostenibile leggerezza dell’essere. Noto anche Sandor Marai, naturalizzato statunitense ma nato in Ungheria, in particolare con il suo La donna giusta, bellissima opera costruita su tre monologhi di persone diverse. Di Joseph Roth, scrittore austroungarico, cantore della decadenza dell’impero austroungarico, avevamo già parlato in passati incontri. Qui l’abbiamo ricordato per, tra gli altri, Giobbe. Romanzo di un uomo semplice, La leggenda del santo bevitore e L’agente segreto, che pur essendo un romanzo del 1907, resta attualissimo. A proposito di Roth, sono state citate due biografie, Lontano da dove, quella fondamentale di Claudio Magris, e la più recente Endless Flight: The life of Joseph Roth di Keiron Pim.

Queste identità “miste” non sempre sono note. Artisti come Romain Gary e Joseph Conrad, considerati in generale rispettivamente francese e inglese, sono in realtà lituano e polacco. Migrazione e riadattamento identitario hanno caratterizzato alcune delle opere più significative degli autori originari dell’Europa dell’Est – è stata citata, ad esempio, Eva Hoffman e il suo La lingua del tempo (titolo originale Lost in translation), una profonda e coinvolgente riflessione sull’esperienza migratoria dell’autrice, che a tredici anni ha lasciato la sua nativa Polonia per trasferirsi in Canada.
D’impronta profondamente multiculturale è anche tutta l’opera di Ryszard Kapuściński, nato in una parte della Polonia che è poi divenuta Bielorussia, e famoso per i suoi reportage e racconti dall’Africa, Ebano tra i più noti, ma anche il bellissimo All’ombra di un albero in Africa, che narra la storia di un albero accudito dagli abitanti del suo villaggio.

Ma facciamo una virata al femminile, perchè le scrittrici dell’Europa dell’Est sembrano aver stuzzicato la curiosità delle nostre accanite, forse ancora di più degli uomini. Oltre alla già citata polacca Eva Hoffman, sono state portate nelle discussione:

La slovacca Sheila Ochovà, con il suo Il sale della terra, la storia di una ragazzina che vive con il nonno in uno scantinato nella Praga di fine anni ’80, bellissima opera.
La russa Marina Cvetaeva, di cui sono state raccomandate le lettere, raccolte in Il paese dell’anima.
L’ungherese (naturalizzata svizzera) Agota Kristof, e la sua acclamata La trilogia della città di K, opera che han letto quasi tutte le accanite, da alcune giudicata un capolavoro, ma anche L’analfabeta, che racchiude temi molto cari a tutte noi. La Kristof è molto apprezzata per la sua capacità di mettere a nudo le ombre dell’umanità
L’ungherese Magda Szabó, altra grande scrutatrice dell’animo umano, citata in particolare per il suo La ballata di Iza, un romanzo delicato che esplora il cambiamento e il rapporto tra madre e figlia.
Ancora ungherese, Katalin Mezey, e il suo commuovente Lettere a casa.
La polacca Wislaia Szymborska, grandissima e prolifica poetessa, vincitrice del Premio Nobel nel 1996, citata in particolare per il suo La gioia di scrivere, la raccolta di tutte le sue poesie.
La croata Slavenka Drakulić, nota per le sue opere in cui ha narrato la condizione femminile, il comunismo, e il post-comunismo nel suo paese, e che è tornata recentemente alle stampe con il bellissimo La donna invisibile.

Concludiamo segnalando la casa editrice Miraggi, che pubblica opere di alto livello e poco conosciute di autori dell’Est (tra queste, letta da una di noi, il bellissimo romanzo Il lago, della scrittrice ceca Bianca Bellova.

Cosa stanno leggendo le donne di Expatclic

Tre piani, Eskol Nevo
Sole di mezzanotte, Jo Nesbo
La ballata di Iza, Magda Szabo
Colazione a Pechino, Siegmund Ginsberg
Il cedro del Libano, Grazia Deledda
I benandanti, Carlo Ginzburg
Speranzella, Carlo Benandanti
La casa sull’albero di 13 piani, Andy Griffiths
Per la tua Margherita, Lettere di Margherita Datini a Francesco di Marco
La Nara, Nara Marconi
L’estate che sciolse ogni cosa, Tiffany McDaniel
Lightseekers, Femi Kayode
Troppa felicità, Alice Monroe

Il prossimo incontro sarà venerdì 28 ottobre alle 15:00 ora italiana e parleremo di Racconti. Scrivete a claudiaexpat@expatclic.com per partecipare.

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