Té letterario del 10 febbraio: Libri di viaggio

Nella nostra migliore tradizione, oggi, quando abbiamo affrontato il tema dei libri di viaggio, abbiamo lasciato che a parlare fossero loro. Ne è uscita una lista lunghissima di titoli dai più svariati, che affrontano il tema del viaggio in senso molto ampio. Viaggio dell’anima verso la morte, come Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani, peraltro pluricitato, o viaggio all’interno di sè, come L’alchimista, di Paulo Coelho, anche lui considerato molto rappresentativo del viaggio dalle nostre accanite lettrici (che sempre dell’autore brasiliano hanno raccomandato anche Il cammino di Santiago), come Standing at the edge, di Joan Halifax, Untethered soul di M.A. Singer, un viaggio nell’anima scritto con estrema semplicità, o Already free, di Bruce Tift.

Non tutti i viaggi però hanno un tracciato definito e chiaro, com’è ad esempio il caso di Istanbul, il viaggio sospeso, di Elsa Zambonini Durul, che narra la storia di una coppia di ebrei che si mette in moto per raggiungere la Terra Promessa, ma si ferma ad Istanbul, in un tourbillon di disavventure, esperienze umane incredibili e molto ancora.

A una di noi il tema di oggi ha permesso di parlare di Igort, di sua recente conoscenza. Igort è un disegnatore italiano, sardo, per la precisione, ed è il primo disegnatore di giornalismo di viaggio, in particolare in territori di guerra. I suoi Quaderni ucraini – Diario di un’invasione, ne sono un perfetto esempio, ma ci sono anche i Quaderni giapponesi, che testimoniano del suo legame con il Giappone. Igort è anche, in effetti, un prolifico scrittore di manga per giapponesi.

Un provvido zio ha lasciato a una di noi Sulla strada, di Jack Kerouac, gettando forse il seme della curiosità per questo genere di scritti, che l’ha poi portata a leggere Le città invisibili del nostro Calvino.

Il canocchiale del Tenente Dumont, di Marino Magliani, non è propriamente un diario di viaggio, ma ci si avvicina molto.

A riprova che non tutti i viaggi sono felici e che bisogna dar spazio anche a cammini più impervi, sono stati citati lo splendido Non dirmi che hai paura, di Giuseppe Catozzella, tragico viaggio di una ragazza somala verso l’Europa, per coronare il suo sogno di diventare una corritrice professionsta, e Continua a camminare, di Daniele Clima, libro per ragazzi ma naturalmente perfetto anche per gli adulti, che ci porta sulle orme di un ragazzino e una ragazzina siriani, che viaggiano per motivi diversi.

Ci sono poi i libri di viaggio più leggeri e saldamente ancorati ai nostri cuori, come Il giro del mondo in ottanta giorni, di Jules Vernes, o il simpaticissimo La mia famiglia e altri animali di Gerald Durrell.

Ma veniamo alle viaggiatrici donne, indomite e coraggiose quanto gli uomini, ma sempre sottorappresentate. E’ stata citata Maria Montessori, grandissima viaggiatrice sulla cui vita è stato scritto tantissimo, come pure Matilde Serao con il suo Viaggio in Palestina, pubblicato nel 1905 e magistrale nell’affrontare e raccontare tematiche complesse. Dervla Murphy è stata una grande viaggiatrice irlandese, particolarmente ricordata per il suo Muddling through Madagascar, un viaggio in bicicletta (del resto lei ha sempre viaggiato sulle due ruote quando ha potuto), narrato in tono fresco e entusiasta. Alexandra David-Neil è stata la prima donna europea ad entrare a Lhasa, in Tibet. Nel suo Viaggio di una parigina a Lhasa racconta come si sia travestita da mendicante tibetano per varcarne i confini. La svizzera Isabelle Eberhardt aveva viaggiato in lungo e in largo in Africa, prima di morire in Marocco. Parla della sua esperienza nel suo Sette anni nella vita di una donna.

Viaggiare per tombe: un modo inedito ma sicuramente affascinante di spostarsi da un luogo all’altro. Ne ha parlato la casa editrice Jimenez nel suo Qui giace un poeta, che raccoglie racconti di varie personalità in campo artistico, che si sono recate sulla tomba di qualche artista da loro amato, e Cees Noteboom, scrittore olandese, nel suo Tumbas, in cui raccoglie i suoi giri in tutto il mondo per visitare persone illustri che sono passate ai più (unica pecca del libro: le tombe di defunti maschili superano di gran lunga quelle femminili!).

Altri titoli, senza alcun ordine, citati nella lunga chiacchierata:

Shantaram, Gregory David Roberts, su un’India raccontata in modo inedito;
Serenate for Nadia, Zülfü Livaneli, narra la catastrofe della nave Struma, partita da Costanza nel 1942, nella quale morirono più di 800 rifugiati;
Rhapsody in Black, in vespa dall’Angola allo Yemen, Giorgio Bettinelli;
In un paese baciato dal sole, Bill Bryson;
Mangia, prega, ama, Elizabeth Gilbert;
Wild – una storia selvaggia di avventura e rinascita, Cheryl Strayed;
Dalla A alla Å. Norvegia: istruzioni per l’uso, Camilla Bonetti, che per ogni lettera dell’alfabeto tratta un argomento dal punto di vista…norvegese!
Non mancherò la strada, Luigi Nacci, un libro sul cammino, che raccoglie riflessioni e diari di diverse esperienze vissute dall’autore, sulla necessità di rendere il passo incerto, di radunare in sé tutti i bivi;
Transeuropa Express, Paolo Rumiz;
Una ballata del mare salato, Hugo Pratt;
Gli spettri dei Balcani, Robert Kaplan;
Il pallido Dio delle colline, Raja Shehadeh, un’ode alla Palestina lentamente distrutta dall’occupazione israeliana;
Viaggiare in giallo / Turisti in giallo, serie della Sellerio;
Hotel Silence, Auður Ava Olafsdóttir
L’aprile incantato, Elizabeth von Arnim, delizioso racconto di un gruppo di donne inglesi in viaggio in Italia;
Anime baltiche, Jan Brokken, stupendo viaggio tra Lituania, Estonia e Lettonia sulle orme di artisti più o meno noti;
Palermo è una cipolla, Roberto Alajmo.

Cosa stanno leggendo le donne di Expatclic

I cani, la mia vita, Sara Turetta
Il treno dei bambini, Viola Ardone
Il nido di vetro, Giuliana Arena
Non stiamo tutti al mondo nello stesso modo, Jean-Paul Dubois
Lo splendore del nero, Alain Badiou
L’antiquario del Garegnano, Paola Varalli
Nessuno sa di noi, Simona Sparaco
Il mio amico e la puttana, Adam Zamenzaad
Sangue giusto, Francesca Melandri
Sedici parole, Nava Ebrahimi
Alla lettera L: Libri&Librerie, Grazia Gotti


Ci ritroviamo venerdì 24 febbraio 2023 alle 15:00 ora italiana per parlare di Letteratura queer. Scrivete a claudiaexpat@expatclic.com per partecipare.

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