Di libri sull’Africa ce ne sono tantissimi. Qui abbiamo raccolto per voi titoli che abbiamo letto o che ci sono stati segnalati e che possono essere un punto di partenza per immergersi in memoirs e storie di vita in Africa.
Antesignana di tante storie di vita in Africa è stata sicuramente la scrittrice danese Karen Blixen. Con il suo La mia africa (ed. Feltrinelli) ha riscosso un enorme successo. Il libro racconta delle sue avventure dopo l’acquisto di una fattoria in Kenya, dove Karen rimase anche dopo il divorzio dal marito, e che oggi è un museo visitabile.

Quando un coccodrillo mangia il sole (ed. Dalai Editore) è il secondo volume dell’autobiografia di Peter Godwin, un autore, giornalista e regista zimbabwense, impegnato nella difesa dei diritti umani. La sua prima opera, non tradotta in italiano, Mukiwa, a white boy in Africa, racconta della sua crescita tra il ’60 e il ’70, da ragazzo bianco durante la guerra di indipendenza della Rhodesia.
Sempre in Rhodesia è ambientata la storia di Mary Ann Simkins, Memories of an African Sun: A Memoir of Faith and Adventure at the Heart of the Last Century. Mary Ann ci si trasferì con i suoi genitori missionari. Un cambiamento di vita a 360° per una ragazzina che da allora non ha mai smesso di viaggiare, soprattutto sul continente africano.

Chi ha scritto molte storie di vita in Africa è anche Kuki Gallmann, trevigiana trasferitasi in Kenya. La sua opera più famosa è Sognavo l’Africa, ma in tutti i suoi libri, compreso l’ultimo, Elefanti in giardino, ricorrono ricordi d’infanzia ed esperienze del suo trasferimento e della sua vita là.
Anche Twenty chickens for a saddle, l’autobiografia di Robyn Scott, parla di un trasferimento, questa volta dalla Nuova Zelanda al Botswana, dove tutta la famiglia di Robyn si riloca.
Trevor Noah ha fatto la traiettoria contraria: dal nativo Sudafrica si è trasferito negli Stati Uniti, dov’è diventato attore e comico di grande successo. Anche il suo memoir, Nato fuori legge. Storia di un’infanzia africana (ed. Ponte alle Grazie) ha avuto un successo incredibile negli USA e non solo.
Tra le storie di vita in Africa, però, ci sono anche, purtroppo, quelle tragiche. E’ il caso di La ragazza che sorrideva perline. Una storia di guerra, di vita di speranza (ed. Mondadori), di Clemantine Wamariya con Elizabeth Weil, che ci porta diretti nel cuore del genocidio ruandese. Clemantine si salva, e dopo un viaggio disperato che tocca vari paesi africani, approda negli Stati Uniti, dove riesce a raccontare la sua storia.
Anche Always another country, di Sisonge Msimang parla di guerre ed esilio. Sisonge è infatti figlia di un guerrigliero e nasce in esilio in Zambia. Da lì viaggerà tutta la vita, dall’Africa al Canada, e ritorno in un Sudafrica che spera diverso.

Come stelle nel cielo è una graphic novel di Omar Mohamad e Victoria Jameson, che racconta la storia di Omar cresciuto in un campo profughi in Kenya.
Trailing, a memoir è la storia, altamente raccomandata, di Kristin Louise Duncombe, statunitense sposata a un argentino. Con lui si trasferisce a Nairobi, dove, insieme a un’esperienza traumatica, comincerà a maturare decisioni che saranno determinanti per la sua vita.
Ebano, (ed. Feltrinelli) del polacco Ryszard Kapuściński, ci dà una visione di Africa diretta e lontana dagli stereotipi più comuni. Nel suo viaggio, Ryszard si immerge nella realtà delle culture locali, si ammala, conosce persone, e ci riporta il tutto con un’immediatezza e un’umanità straordinarie.
E sempre su una nota di viaggio, chiudiamo segnalandovi Ubuntu: One woman’s motorcycle odyssey across Africa, dell’austrialiana Heather Ellis. E’ il racconto del suo incredibile viaggio in solitaria in motocicletta attraverso diversi paesi africani, e in luoghi remoti, dove nessuno si era avventurato prima, e sicuramente non sulla sella di una moto!
Claudia Landini