Questo è il primo di una serie di articoli dedicati alla Libreria Umana di Expatclic, un progetto in cui i libri sono le persone con le loro storie.
Molti dei libri umani che si sono raccontati, hanno scritto libri cartacei e in questo articolo vi proponiamo una selezione di titoli che si focalizzano su storie di donne. Esperienze molto diverse fra loro, ambientate in vari paesi, che raccontano di donne forti e coraggiose alle prese con situazioni spesso difficili, talvolta insolite ma sempre profondamente coinvolgenti.
Avrai sempre la mia voce
Linda De Luca è una traduttrice specializzata in terminologia medica e ha lavorato per anni come interprete negli ospedali di New York.
In questo libro, breve ma intenso, l’autrice racconta con estrema sensibilità un susseguirsi di storie vere, paziente dopo paziente, reparto dopo reparto. Momenti delicati e dolorosi, come quando deve comunicare a genitori o figli una diagnosi difficile da accettare; altri straordinari, come assistere ad un intervento neurochirurgico su un paziente sveglio, chiamato a rispondere a comandi precisi durante un’operazione al cervello.
Un libro che racconta il dolore degli altri attraverso la voce di chi vive la professione di interprete medico con empatia e passione, spingendosi ben oltre il semplice ruolo di tramite linguistico.


I cani, la mia vita
Sara Turetta ha fondato Save the dogs and other animals nel 2005, un’associazione che opera tra Italia e Romania, prendendosi cura di cani randagi e maltrattati.
Nel suo libro autobiografico, Sara Turetta descrive questo straordinario progetto, raccontando 19 anni di lotta con lucidità e determinazione e offrendo uno sguardo necessario su una realtà che molti ignorano.
Una testimonianza di grande ispirazione che ci svela le ragioni alla base della scelta dell’autrice: lasciare la vita comoda e stabile a Milano per trasferirsi a Bucarest e cambiare radicalmente direzione.
Il viaggio della fenice
In questo libro l’autrice, Sabrina Prioli, ripercorre la sua vita professionale nel mondo della cooperazione internazionale, seguendo progetti di donne e persone vulnerabili.
Durante una missione nel Sudan del Sud, durante la guerra civile, lei e altre donne saranno vittime di un brutale attacco, che sconvolgerà la sua vita e lascerà profonde cicatrici.
Sabrina Prioli sceglie di non restare in silenzio e, dimostrando un grande coraggio, rompe il silenzio e denuncia, trasformando il trauma in importante testimonianza.
Un libro scritto con il cuore, che racconta una storia tremenda ma necessaria.


Il nido di vetro, una piccola storia d’amore
Nel 2011 il figlio di Giuliana Arena, nasce con oltre tre mesi di anticipo, pesando solo 830 grammi. Anni dopo l’autrice decide di raccontare ne Il nido di vetro, una piccola storia d’amore il lungo percorso vissuto nella Terapia Intensiva Neonatale: un viaggio inatteso e sconvolgente, fatto di paura, speranza e lotta quotidiana.
Tra le emozioni contrastanti, i forti legami con le altre mamme, le relazioni intense con i medici e infermieri e la fragile normalità di ogni giorno, questo libro è la testimonianza viva e toccante del percorso dell’autrice.
Una lettura che rispecchia la vita di una mamma alle prese con una prova difficile, riuscendo a trasmettere con profondità il susseguirsi degli eventi e degli stati d’animo che essi comportano.
Il ritorno a casa del piccolo Matteo segna la fine di un’esperienza che ha trasformato per sempre la vita della famiglia.
Mio figlio in rosa
Federico ha 10 anni e si sente di essere anche una bambina. Sua madre, Camilla Vivian, racconta la loro storia e la sua decisione di accogliere ogni parte di lui, senza chiedergli di rinunciare alla propria identità femminile, mettendosi in ascolto e accompagnandolo lungo questo percorso.
Con delicatezza e un tocco di ironia, Camilla Vivian, descrive la quotidianità della famiglia e le sfide e le pressioni legate soprattutto al contesto sociale.
Tra dubbi e riflessioni il messaggio è chiaro: non è Fede a dover cambiare, ma sono gli altri che devono imparare a comprendere e accogliere.
Un libro essenziale per chiunque voglia approfondire il tema dell’identità di genere.


Mi sa che fuori è primavera
Questo libro, narrato dalla protagonista, Irina Lucidi, e scritto dalla giornalista e scrittrice Concita De Gregorio, prende vita dalla drammaticità di un fatto di cronaca che ha segnato profondamente la vita della protagonista: la scomparsa delle sue bambine.
In Mi sa che fuori è primavera la forza straordinaria di Irina emerge in tutta la sua intensità: nonostante la devastante incertezza sul destino delle sue figlie, si impegna in un difficile ma necessario cammino per ricostruire la propria vita.
La sua resilienza è alimentata dai ricordi, che diventano il suo punto di forza e una risorsa per affrontare ogni giorno e mantenere la speranza.
Il libro esplora la capacità di una madre di lottare, resistere e ricominciare, mantenendo il ricordo di ciò che ha perso e rendendolo parte fondamentale del suo cammino.
Potete ascoltare le storie di Sabrina Prioli, Linda De Luca e Sara Turetta nel podcast di Expatclic Sconfinate. Storie di altri mondi.
Barbara Amalberti
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