Il premio letterario La Fata Verde
Questo è il quarto anno in cui il Tè Letterario di Expatclic propone il premio letterario La Fata Verde. Vi racconto com’è nata l’idea, e le cose belle che ruotano intorno al premio. Alla fine del post trovate la categoria di quest’anno e le modalità di partecipazione.
Fino a qualche anno fa, il gruppo di lettrici del Tè Letterario di Expatclic leggeva doverosamente tutti i candidati al Premio Strega, sceglieva la sua terzina ed eleggeva anche il suo vincitore. Di fronte, però, a delle premiazioni che sapevano troppo di convenienza rispetto alle case editrici coinvolte nel premio, e un po’ disgustate dalle statistiche che mostravano chiaramente una disparità tra la vittoria del genere maschile e quello femminile, abbiamo deciso di creare il nostro proprio premio, La Fata Verde.
Perché La Fata Verde?

A partire dal 1800, l’assenzio viene ribattezzato come Fata Verde. Il motivo? Si racconta che questa bevanda alcolica, dal colore verde smeraldo, era apprezzata da poeti e pittori, da Rimbaud a Picasso, da Verlaine a Degas, e tanti, tanti altri, perché ispiratrice di molte loro opere di grande intensità. Sull’onda di questi intriganti aneddoti, abbiamo deciso di usare questo nome per lanciare un premio a sostegno della letteratura femminile intersezionale, testimone del nostro legame con l’Italia.
Le regole sono semplici e tutte e tutti possono partecipare:
– viene scelta una categoria
– chiunque può candidare un’opera a scelta, basta che sia stata scritta da un’autrice italiana vivente
– il comitato organizzatore della Fata Verde sceglie la terzina finalista
– tutti e tutte possono leggere la terzina e votare la loro opera preferita
– il comitato organizzatore del premio, tenuto conto dei voti della comunità, sceglie l’opera vincitrice, la cui autrice sarà la Fata Verde dell’anno in corso.
Nel 2023 la nostra Fata Verde è stata Milena Agus con il suo splendido Un tempo gentile.
Nel 2024 ha vinto Maricla Boggio con La Nara.
E la nostra Fata Verde di quest’anno, il 2025, è Francesca Camilla D’Amico, con la sua opera Altritudini.
La cosa molto bella di questo premio, oltre all’aprirci a nuove opere e a farci scoprire scrittrici inedite, è la relazione che s’instaura con la Fata vincitrice. Questa, infatti, viene così premiata:
– viene nominata Fata dell’anno;
– l’opera vincitrice è oggetto di una ronda letteraria con un quaderno su cui tutte le partecipanti, dopo la lettura del libro, scrivono note, appunti e riflessioni. Alla fine del suo viaggio per il mondo, il quaderno viene consegnato di persona all’autrice;
– la scrittrice indicherà una realtà a cui Expatclic provvederà a fare una donazione simbolica, quando possibile;
– la scrittrice viene invitata a un incontro del Tè letterario;
– Expatclic si impegna a promuovere la scrittrice vincitrice e le sue opere, divulgandole tramite eventuali premiazioni e regali associati a iniziative culturali organizzate dal portale e, laddove ci siano le condizioni e le opportunità per farlo, attraverso tutti i canali istituzionali e non, nei paesi dove vivono le Expatclicchine.



La categoria scelta quest’anno è “Libri di autrici italiane residenti all’estero“. Potete candidare qualsiasi tipo di opera di una scrittrice attualmente residente fuori dall’Italia.
Potete inviare la vostra candidatura a lafataverde@expatclic.com specificando il nome dell’opera, nome e cognome dell’autrice, e qualche linea per motivare la vostra scelta. Avete tempo fino a fine marzo 2026!
Vi aspettiamo a libri aperti!