La letteratura queer è in continua espansione, dando voce e visibilità alle persone LGBTQIA+, favorendo comprensione e empatia verso le loro esperienze e ampliando il panorama letterario.
In questo articolo vi proponiamo una serie di titoli della letteratura queer dal mondo, focalizzandoci su libri originariamente scritti in lingue diverse dall’inglese e tradotti in italiano.
Confessioni di una maschera
Un classico della letteratura giapponese moderna, pubblicato nel 1949, Confessioni di una maschera racconta la storia di Kochan, un adolescente tormentato dalla sua nascente attrazione per gli uomini e dal desiderio di essere “normale” .
Il romanzo è considerato semi-autobiografico ed è scritto in prima persona. Mishima Yukio si ispira ad eventi reali accaduti nella sua vita, nel Giappone del dopoguerra.
Confessioni di una maschera svela i profondi tormenti di un ragazzo a disagio con se stesso e incapace di accettarsi. L’autore esplora il senso di alienazione di chi si sente diverso e con la sua scrittura esprime in maniera impeccabile le emozioni e le sofferenze del protagonista.


La valle dei fiori
Secondo romanzo della scrittrice groenlandese Niviaq Korneliussen, La valle dei fiori è un’opera molto poetica che esplora a fondo il tema dell’identità, dando voce ai giovani Inuit del XXI secolo, cresciuti in una società coloniale.
La protagonista non ha un nome, vive a Nuuk, capitale della Groenlandia, ha una ragazza che la ama e sta per partire per iniziare l’università in Danimarca. Ma nonostante stia per trovare la tanto desiderata libertà, sprofonda in un disagio e senso di inadeguatezza che in realtà prova da quando era bambina.
La valle dei fiori racconta con voce cruda, fresca e ironica il crollo psicofisico di una ragazza che si sente soffocata dal mondo. Un romanzo intenso, difficile da dimenticare.
Il bacio della donna ragno
Romanzo scritto dall’autore argentino Manuel Puig nel 1976, Il bacio della donna ragno si distingue per il suo stile colloquiale che cattura immediatamente l’attenzione, coinvolgendo il lettore nella vicenda che si svolge quasi esclusivamente in una cella.
I due protagonisti, Valentin, giovane leader dissidente, e Molina, uomo omosessuale di mezza età si ritrovano a condividere la detenzione in un carcere di Buenos Aires. Nonostante le differenze, si avvicinano raccontandosi vecchi film.
Il libro si legge con facilità. Attraverso il dialogo, Puig costruisce una storia ricca di immagini vivide, creando a un grande romanzo di sentimenti e alla fine i protagonisti escono dalla loro convivenza in cella rafforzati, più maturi e pronti ad affrontare la vita.


Farla finita con Eddy Bellegueule
Romanzo fortemente autobiografico, Edouard Louis ha 21 anni quando lo pubblica. Caso editoriale che ha suscitato molto clamore in Francia, è la storia del coraggioso riscatto dall’omofobia e dall’ignoranza del giovane protagonista.
Eddy Belleguele nasce in un piccolo centro del nord della Francia, in una famiglia operaia, in un ambiente duro e spesso violento. Diverso dal padre, dal fratello e dagli uomini del paese non riesce ad adeguarsi alle loro aspettative. Con la sua sensibilità e amore per il teatro, diventa presto un emarginato e un bersaglio.
In Farla finita con Eddy Bellegueule, Edouard Louis racconta il suo difficile percorso di liberazione e di come è riuscito a cambiare un destino apparentemente segnato, grazie all’intelligenza, alla determinazione e alla passione.
Fair Play
Tove Jansson è nata ad Helsinki nel 1914 e appartiene alla minoranza di lingua svedese della Finlandia. È considerata una figura iconica nel suo paese ed è nota in tutto il mondo per i suoi libri per l’infanzia.
Fair play è un toccante romanzo autobiografico in cui l’autrice racconta il legame di coppia lungo quarant’anni, tra Mari e Joanna. Una raccolta di piccoli episodi di vita ordinaria in cui descrive un rapporto fondato su rispetto, indipendenza e amore per l’arte e la letteratura, condiviso in una casetta su una piccola isola, davanti al mare aperto.
Tove Jansson scrive con semplicità e chiarezza, permettendo di immaginare il rapporto fra le due donne, fatto di complicità e ironia, nel rispetto assoluto dei propri spazi e coltivando uno scambio autentico e pieno di tenerezza.


Fame blu
Per finire vi proponiamo un romanzo scritto originariamente in italiano da Viola di Grado, autrice e traduttrice siciliana, residente a Londra.
Fame Blu è un’esplorazione dettagliata di un lutto e di cosa significa perdere parte di se. Segue la protagonista che da Roma si trasferisce a Shanghai, dopo la morte di suo fratello gemello, cercando di sfuggire al suo dolore. Qui incontra l’enigmatica Xu ed è subito attratta dalla sua diversità e dalla capacità di non preoccuparsi delle conseguenze. Un’attrazione che diventa ossessiva e pericolosa.
Viola di Grado scrive un romanzo cupo e difficile, in cui la cultura dell’Asia si mischia a quella dell’Europa, in una Shanghai vasta e alienante.
Barbara Amalberti
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