In questo post vi proponiamo una prima lista (non esaustiva) di libri sulla Palestina, scritti da autori palestinesi. Molti di questi autori sono stati costretti a lasciare la Palestina e vivono tuttora in esilio.
La letteratura è un’importante forma di resistenza e un mezzo per cambiare la narrativa perpetrata dal paese egemone. Con il loro lavoro questi scrittori contribuiscono a registrare gli eventi e mantenere la memoria storica.
Contro un mondo senza amore
Cominciamo con Susan Abulawa, una delle scrittrici palestinesi contemporanee più conosciute e tradotte. In questo romanzo, la protagonista si racconta dall’isolamento di una cella israeliana. La storia ci porta dal Kuwait, alla Giordania e infine alla Palestina dove Nahr vive in prima persona la gioia del ritorno in patria e la tragedia della vita sotto l’occupazione.
Ogni mattina a Jenin è uno dei suoi libri più letti e qui puoi trovarne la recensione.


Un dettaglio minore
Adania Shibli scrive un romanzo breve che racchiude due storie, due voci, due periodi storici e riesce ad evocare in maniera magistrale come il drammatico presente palestinese, non può prescindere dal passato. Nella prima metà racconta un tragico episodio portato avanti dalle truppe israeliane nel 1948. Un “dettaglio minore” che verrà investigato nella seconda parte, ai giorni nostri, da una giornalista palestinese.
Uomini sotto il sole
Ghassan Kanafani è considerato uno degli autori palestinesi più noti della sua generazione. In Uomini sotto il sole, pubblicato nel 1962, racconta attraverso la storia di tre uomini palestinesi di età diversa, della diaspora palestinese e di ogni migrante costretto a lasciare il proprio paese in cerca di una vita migliore. Kafani, nato nel 1936, vive in prima persona la Nakba e, costretto a lasciare la sua terra nel 1948, scrive il suo romanzo dall’esilio e viene assassinato in Libano nel 1972.


Il libro della scomparsa
Più recente, è l’innovativo Il libro della scomparsa di Ibtisam Azem. In una notte qualsiasi, tutti i palestinesi scompaiono all’improvviso nel nulla e al mattino gli israeliani si risvegliano in un mondo senza il nemico ma dal quale sono spariti anche il vicino di casa, l’infermiere, il bracciante. Una lettura piena di spunti di riflessione sull’occupazione e i motivi che la sostengono. Un libro dolente e visionario che è stato selezionato nella longlist dell’International Booker Prize del 2025.
Gaza writes back
Un’antologia di ventitré racconti, uno per ogni giorno dell’offensiva militare israeliana Piombo Fuso svoltasi a Gaza nel 2008/9. Nonostante il titolo in inglese, trovate anche la versione tradotta in italiano. Le storie sono scritte da giovani autori e autrici palestinesi e fanno parte del progetto We are not numbers co fondato da Refaat Alareer, poeta, scrittore e professore universitario, ucciso a Gaza nel 2023. Quanto mai attuale, è una testimonianza della resilienza del popolo palestinese, determinato a non arrendersi ma sempre alla ricerca della libertà e della speranza, anche nei tempi più bui.


Racconto Palestina
Una graphic novel di Mohammad Sabaneeh, potente opera visiva che ci narra la relazione tra un prigioniero e un uccello. Le immagini in bianco e nero racchiudono l’esperienza brutale della prigionia vissuta in prima persona dall’autore. I dialoghi del protagoniste con l’uccello aggiungono un elemento metaforico e ci ricordano che la speranza e la solidarietà possono fiorire anche nelle situazioni più avverse.
Diario di un genocidio
Concludiamo questa carrellata di libri sulla Palestina con Diario di un genocidio, di Atef Abu Saif, cronaca dettagliata e terribile di una guerra senza fine, attraverso la testimonianza diretta dell’autore che il 5 ottobre si era recato a Gaza, con suo figlio, per visitare la famiglia. Una lettura necessaria per conoscere ed onorare i fatti ed evitare di dire “noi non sapevamo”.
Barbara Amalberti

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