In questo articolo vi proponiamo una serie di titoli di scrittrici dell’Europa dell’Est. Un breve viaggio letterario tra Croazia, Estonia, Romania, Albania e Polonia per stimolare la vostra conoscenza di questo angolo di Europa così carico di tradizioni, storia e cultura.
Segreti di Famiglia
Scritto con intensità e profondità, questo romanzo rende omaggio alla città di Osijek e all’importanza della memoria storica. Ivana Šojat, nata a Osijek nel 1971, è una delle voci più autorevoli della letteratura croata contemporanea. Scrittrice, poetessa e traduttrice, ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo culturale. Un romanzo sulle svolte storiche del XX secolo, tra guerra, ingiustizia, paura, amore e memoria.
Negli anni ’90, Katarina torna a Osijek per rivedere la madre malata, ma arriva troppo tardi. Nella casa vuota, tra vecchie foto e racconti, ricostruisce la storia familiare: la bisnonna Viktorija e il marito Rudolf, segnati dalla Prima guerra mondiale, la nonna Klara e i due fratelli divisi tra nazisti e partigiani. Segreti di famiglia ripercorre le vicende storiche e sociali della Crozia nel xx secolo, e mostra come la storia possa essere abbellita, plasmata e distorta da chi la racconta.


La purga
Pubblicato nel 2008, questo romanzo ha consacrato Sofi Oksanen, scrittrice finlandese di origini estoni, come una delle voci più importanti della letteratura contemporanea.
Ci troviamo nell’Estonia Occidentale, nel 1992. Aliide vive sola, in un paese ormai abbandonato, dove da quando i russi sono andati via i problemi sono solo aumentati. Una mattina Aliide trova Zara svenuta nel suo cortile. Da qui Sofi Oksanen intreccia una tragedia famigliare alternando le vicende delle due protagoniste.
Acclamato dalla critica, La purga ha vinto numerosi premi internazionali e offre un’intensa riflessione sulla memoria storica, il trauma e il destino delle donne nell’Europa dell’Est.
Figli del diavolo
Figli del diavolo è una testimonianza storica che racconta l’orrore e gli abusi compiuti sotto la dittatura di Ceausescu nella Romania degli anni Ottanta. La politica delle nascite obbligava le donne a partorire almeno quattro figli per poter abortire, generando aborti clandestini e il continuo abbandono di bambini negli orfanotrofi statali, noti come “figli del diavolo”.
Liliana Lazar, scrittrice francese di origini rumene, racconta gli avvenimenti attraverso Elena Cosma, un’ostetrica nubile e solitaria, che, per denaro, accetta di fingere di essere incinta e adottare il bambino di una donna, che non può crescerlo da sola.
Un romanzo che esplora le atrocità di un regime dittatoriale, le sue crudeltà e la disumanità che emerge quando la morale viene sacrificata per il tornaconto personale.


Rosso come una sposa
Romanzo di esordio della scrittrice albanese Anilda Ibrahimi, Rosso come una sposa ci racconta un secolo di storia albanese attraverso gli occhi delle sue donne.
Una saga che esplora il loro destino, le tradizioni e i cambiamenti radicali del paese. Il rosso è il colore che attraversa tutta la narrazione: dalle spose alla neve macchiata di sangue, fino al regime che chiuderà il paese come “un negozio a ferragosto”.
La prima parte del romanzo è narrata in terza persona e offre uno spunto poetico e potente sulla vita e la morte in Albania. Nella seconda parte, la storia si sposta a Valona negli anni ’70, dove Dora, ultima generazione, racconta in prima persona la sua vita e il suo esilio in cerca di “capitali” piene di vita, portando con sé orecchini appartenuti alla nonna e il compito di custodire la memoria.
Guida il tuo carro sulle ossa dei morti
Tra le scrittrici dell’Europa dell’Est, Olga Tokarczuk è una delle più conosciute e amate, sia nel suo paese, la Polonia, che all’estero. Tradotta in diciannove lingue, Tokarczuk e vincitrice di numerosi premi letterari, tra i quali il premio Nobel per la letteratura nel 2018.
In questo romanzo, Tokarczuk unisce il noir classico a un thriller esistenziale, esplorando temi come la follia, il femminismo, l’ingiustizia sociale e i diritti degli animali.
Con una scrittura ricca di fantasia e immaginazione, Tokarczuk racconta la storia di Janina Duszejko, una sessantenne eccentrica che preferisce gli animali agli esseri umani e vede nell’astronomia una via per dare ordine al caos della vita. Quando alcuni cacciatori vengono trovati morti nel suo villaggio, Janina si lancia nelle indagini, convinta che si tratti di omicidi.

Barbara Amalberti
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